Archiviato l’esordio a San Siro, il Bari si proietta inevitabilmente verso la prima di campionato, domenica a Venezia. E lo fa partendo dai primi segnali arrivati dalla gara di Coppa Italia, leggendo tra le righe di un match che, come prevedibile, è stato condotto totalmente dal Milan. Sono diversi gli elementi che, in attesa di sviluppi sul mercato, sono scesi in campo per i biancorossi. E uno di questi è proprio capitan Vicari, autore di una prova sicuramente positiva. Clicca qui per leggere cinque spunti della gara.
La partita di Vicari
Il centrale romano è stato chiamato al difficilissimo compito di contenere l’inedita coppia Pulisic-Leao (poi uscito per Gimenez). Il Bari ha fatto una partita di sofferenza, e il divario tecnico si è sentito. Nonostante il risultato finale e tutte queste premesse, però, la prova del capitano biancorosso non è stata da buttare, anzi. Spesso Vicari è intervenuto a murare le conclusioni avversarie (tre tiri respinti secondo Sofascore), solido in alcune chiusure, ha occupato bene la sua zona della retroguardia ed è stato attento in marcatura sulle palle alte.
Per contro, però, l’ex Spal si è reso protagonista di qualche sbavatura, anche comprensibilmente visto il livello dell’avversario. Alcuni errori commessi nell’uscita dal basso sarebbero potuti costare caro, e sul 2-0 il centrale resta al centro del triangolo tra Pulisic e Gimenez in maniera un po’ passiva. Tutto sommato, però, la sua partita ha lanciato segnali positivi.
Con l’inizio del campionato che si avvicina, e con il tempo che stringe per trovare gli innesti che mancano a Caserta, chissà che Vicari non possa giocarsi le sue carte per restare in biancorosso. Caserta può contare solo su tre centrali a disposizione e necessita sicuramente di un altro difensore, a prescindere dalla situazione dell’ex Spal, che qualora chiedesse di essere ceduto verrebbe accontentato.
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