Come funzionano le plusvalenze e perché il Bari riuscirà a farla con Scheidler

Il punto

Nove gol e tre assist in trentuno partite stagionali. È questo il bottino raccolto in tutte le competizioni da Aurélien Scheidler con la maglia del Dender, squadra che milita nel massimo campionato belga, dove ha giocato l’ultima stagione in prestito dal Bari. Un bilancio nel complesso positivo, quello dell’attaccante, che come raccontato in questi giorni ha convinto il club al riscatto, che dovrebbe essere esercitato nelle prossime settimane per una cifra intorno agli 800.000 euro. Si tratta di un valore che dovrebbe permettere alla società biancorossa di inserire a bilancio una piccola plusvalenza.

Scheidler Polito

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Scheidler e le plusvalenze: come funzionano

Nel calcio, le plusvalenze si generano quando un club vende un giocatore a un prezzo superiore rispetto al suo valore contabile residuo, cioè quanto “vale” ancora nei libri della società. Questo valore scende anno dopo anno grazie all’ammortamento, un meccanismo contabile che permette di distribuire il costo di acquisto del calciatore lungo tutta la durata del contratto. Prendiamo il caso di Aurelien Scheidler: è stato acquistato nell’estate del 2022 per 1.700.000 euro e, considerando il contratto quadriennale, il suo costo viene ammortizzato per 425.000 euro all’anno (ovvero il prezzo pagato diviso per le stagioni di contratto).

Alla fine della stagione 2024-2025, cioè dopo tre campionati, il club avrà già ammortizzato 1.275.000 euro (3 anni × 425.000 euro), lasciando un valore residuo di 425.000 euro a bilancio. Stabilire la cifra esatta della plusvalenza non è possibile, perché da un lato i numeri del riscatto, pur orbitando intorno agli 800.000 euro, non sono pubblici e quindi possono ballare di poco a partire da quel valore e, in secondo luogo, perché agli ammortamenti possono contribuire altri fattori contrattuali. Nel complesso, però, pur tenendo conto di questi aspetti, il Bari dovrebbe mettere a bilancio una piccola plusvalenza per una cifra fra i 200.000 euro e i 400.000 (ovvero la cifra pagata dal Dender meno i 425.000 euro di valore residuo).

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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