Il pari ottenuto in casa dello Spezia ha confermato il quindicesimo posto in classifica del Bari. Al rientro dalla sosta, i biancorossi saranno chiamati ad una grande prova in una sfida tutt’altro che semplice, quando arriverà il Frosinone sul terreno del San Nicola. E se la difesa continua a scricchiolare, il reparto offensivo di Caserta sta invece lanciando dei segnali positivi sui quali, finora, il Bari ha totalmente fatto affidamento. Grande merito sicuramente dei due arieti Moncini e Gytkjaer.

L’attacco è cinico: i numeri di Moncini e Gytkjaer
Moncini e Gytkjaer, infatti, si sono caricati sulle spalle la squadra tra le sue mille difficoltà, trascinando il Bari nel corso di questa prima parte di stagione. Dei 13 centri totali realizzati dai biancorossi, ben 8 sono arrivati dai due “gemelli del gol”; menzione anche per Cerri, il terzo componente del reparto offensivo, che ha segnato il pesante gol del 2-1 contro il Padova.
I due centravanti hanno condiviso veramente per poco tempo il campo, appena 149′, alternandosi invece spesso nella giostra delle sostituzioni. In un modo o nell’altro, entrambi sono riusciti ad incidere in momenti importanti delle partite in cui sono andati a segno: basti pensare che tutti i 13 punti del Bari sono derivati dai gol di uno dei due attaccanti. Nello specifico, Moncini ha segnato 3 volte il gol del momentaneo 1-1 e in 2 occasioni ha sbloccato il match, e solo il suo gol contro la Reggiana non ha portato punti ai biancorossi; il danese, poi, ha segnato il 2-2 contro l’Entella, sbloccando invece le gare contro Cesena e Spezia.
L’ex Brescia, dunque, viaggia ad una media di un gol ogni 163′ in Serie B, mentre Gytkjaer ne segna uno ogni 99′. Almeno uno dei due ha centrato il bersaglio nelle ultime 7 partite. Analizzati in rapporto agli attaccanti delle altre squadre di Serie B, si tratta di numeri di tutto rispetto. E infatti ciò che quest’anno sta mancando al Bari non è certamente il cinismo in attacco, ma tutto il resto. Con grande riferimento ad una fase difensiva che, ad oggi, è il più grande punto debole dei galletti.
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