Il calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Attilio Maldera, ex giocatore e allenatore, venuto a mancare improvvisamente questa a mattina all’età di 76 anni. La notizia ha suscitato profondo cordoglio, in particolare nell’ambiente Milan, la società che ha rappresentato il fulcro della sua carriera, prima come difensore delle formazioni giovanili e poi come tecnico.
Maldera, una famiglia di calciatori
Nato a Corato, in provincia di Bari, il 18 aprile 1949, Attilio Maldera apparteneva a una delle famiglie più celebri del calcio italiano. I tre fratelli Maldera hanno infatti vestito i colori del Milan: Luigi (“Gino”, Maldera I, scomparso nel 2021), Attilio (Maldera II) e Aldo (Maldera III, scomparso nel 2012). Per distinguerlo dai fratelli, Attilio era noto come Maldera II.
Cresciuto nel settore giovanile del Milan, Maldera II ha militato nella società rossonera per cinque stagioni, dal 1965-66 al 1969-70. Successivamente ha indossato le maglie di Cesena (con cui ha esordito in Serie B nel 1969), Alessandria, Bari e Sant’Angelo. In biancorosso 80 presenze dal 1975 al 1978.
Il lutto ha toccato profondamente anche la comunità di Corato, città d’origine con la quale Attilio Maldera manteneva un contatto assiduo, in particolare con i cugini. La sua presenza era attesa a Corato nelle prossime settimane in occasione della cerimonia di intitolazione di una strada dedicata alla memoria del fratello Aldo, situata in un luogo simbolico, adiacente allo stadio comunale. Il suo ricordo si lega così indissolubilmente sia alla storia calcistica meneghina che alla sua terra natia, che si uniscono oggi nel cordoglio
