Polito: “Le cifre di Caprile e Cheddira le deve dire la proprietà. I prestiti? Hanno tutti il riscatto. Stesso budget dell’anno scorso”

La conferenza stampa di Ciro Polito

Il giorno tanto atteso è arrivato. Il direttore Ciro Polito parlerà a breve ai cronisti dalla sala stampa del San Nicola per commentare la lunga sessione di calciomercato estivo. PianetaBari seguirà live l’evento col direttore Claudio Mele inviato allo stadio (premi F5 o ricarica la pagina per leggere gli ultimi aggiornamenti). Lo streaming sul canale YouTube del Bari.

Inizia la conferenza di Polito

Com’è andata l’ultimo giorno di mercato per l’attaccante per Forte e Gliozzi?
“È dipeso dalla mancata uscita di Scheidler. L’avevo risalto dandolo al Brescia, ma poi hanno fatto altro. La sera prima lo avevo chiuso col Cosenza e quindi mi ero cautelato portando avanti l’operazione con Forte, incotramnodimi con l’Ascoli la notte e il giorno dopo. Poi per Scheidler si è complicata del tutto e non potevo prendere un altro attaccante. Ho valutato di lasciarlo andare, era sfiduciato. La colpa è mia, perché l’ho scelto io ed è giusto che mi prenda le colpe. Ad oggi ha steccato e ho preferito farlo andare in prestito, così da eventualmente rivatularlo. Gliozzi l’1 settembre era in sala operatoria, ma nonostante questo ho fatto preparare le carte per prenderlo perché mi piace, così anticipando i tempi in vista di gennaio. Poi alle 19.35 mi chiamano da Pisa dicendo che bisognava cambiare qualcosa e io nel frattempo stavo facendo Acampora, un mio pallino. Mi hanno cambiato la carta, ma il Pisa pga mandato le carte alle 20.02. Noi abbiamo 7 attaccanti, tutti diversi per caratteristiche. Qualche esterno in più ci serviva, e ho voluto fare Achil. Poi chiuso il mercato ho pensato allora che ci fosse anche qualche giocatore sugli svincolati. Ne ho solo uno in testa, vedremo se si concretizzerà”.

Quella settimana di silenzio di Polito a cosa è dovuta?
“Ci può stare ua pausa di riflessione. Non vi nascondo che ho avuto delle opportunità. Era più una chiusura personale, con delle problematiche anche personali abbastanza grave. Era qualcosa che non è avevo preso benissimo e mi ero chiuso in me stesso. Poi come ho detto a tutti siamo partiti più forti di tutto”.

I soldi dalle cessioni di Cheddira e Caprile sono arrivati al Bari?
“La società ha stanziato un budget adeguato alla categoria, grazie anche a quei soldi. Siamo riusciti a mantenere così lo stesso budget dell’anno scorso. Una parte di questi soldi li abbiamo spesi. Noi stiamo nella media delle squadre, sulla carta siamo una squadra forte”.

L’obiettivo di Polito?
“Penso che voglio migliorare sempre nella vita. La squadra mi soddisfa molto. Noi ci siamo rinforzati, al netto delle due cessioni di Caprile e Cheddira. Abbiamo riconfermato i pilastri. Siamo stati bravi ad avere immediatamente i rimpiazzi dei due. Diaw era già stato preso a luglio, poi Galliani ha voluto rinnovargli il contratto e testarlo in ritiro. Brenno sembra che è stato uno scappato di casa, ma è uno che ha vinto. Io ero alle 4 del mattino in videocall, al Gremio ogni giorno cambiavano carte. Per Menez sono andato a farmi 1000 chilometri per andarlo a vedere, un giocatore straordinario che per sfortuna si è fatto male”.

La politica dei prestiti, rivoluzioni e mercato last minute?
“La maggior parte delle squadre di B fa i prestiti. Abbiamo 10 prestiti, di cui uno solo secco e nove in riscatto. Poi così abbiamo la possibilità di acquistarli o eventualmente no, in questo modo li valutiamo. Io ci passerei sopra, poi ricordo che almeno 6-7 sono onerosi. Last-minute si fanno i più bei colpi che si possono fare, lo farò sempre. Acampora il giorno che è finito il campionato gli ho detto che lo volevo”.

Quanto Polito ha inciso su Caprile e Cheddira?
“Hanno avuto diverse attenzioni e a noi hanno dato tanto. Era giusto darli. A Cheddira gli hanno detto che se fosse rimasto in B non sarebbe andato più in Nazionale. Ha avuto un’offerta irrinunciabile dal Parma ma ha detto assolutamente no. La squadra non ha perso la propria anima. Come abbiamo finito abbiamo iniziato”.

Il  futuro di Polito?
“Ho un contratto e sto bene qui, così come la mia famiglia. Finché sarò qui avrò voglia di far bene per il Bari”.

Le cifre di Caprile e Cheddira?
“Non tocca a me dirlo, anche per una questione di rispetto verso la proprietà. Sembra che stiamo aspettando l’evento per massacrarci. La squadra è partita con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto. Noi abbiamo perso solo i giocatori che erano in prestito: Benedetti, Folorunsho, Esposito. Esposito era inarrivabile, Benedetti ci ho provato in tutti i modi a prenderlo ma per la Samp era insostituibile”.

Il buono buono buono di Polito?
“Sono sempre gentilissimo con tutti. Quando un giorno sono uscito dal campo mi hanno chiesto chi arriva. Sono rimasto male per questa dichiarazione che mi hanno attribuito. Aramu e Acampora sono sulla carta giocatori importanti, anche Achik sono molto soddisfatto. Dobbiamo aiutare tutti il Bari ad andare bene”.

Ancora su Caprile e Cheddira
“Cheddira ha avuto zero offerte concrete, se non Frosinone che non poteva farlo a titolo definitivo. Solo il Napoli ha messo dei soldi, l’abbiamo valutata e accettata. Un giorno lo spiegherà anche il presidente. Caprile è un portiere del futuro, il Napoli lo voleva e aveva la possibilità di mandarlo a giocare. Oggi non ho rammarico, se non l’infortunio a Menez e Diaw. Oggi non dobbiamo mettere acqua sul fuoco, perché non c’è nessun fuoco”.

Sibilli come nasce?
“Lo avevo già in mano da tempo, lui voleva il Bari. Abbiamo usato la strategia di prenderlo con molta calma. Rompendosi Menez siamo andati su Aramu. Noi avevamo la pecca dei calci da fermo, quest’anno abbiamo una qualità balistica come pochi. Quest’anno stavo molto sereno, volevo solo qualche opportunità. Acampora me l’ha chiesto Mignani perché volevo alzare Edjouma”.

Lo svincolato a cui ha fatto prima riferimento Polito è Okaka?
“L’ho contattato prima che finisse il mercato. Avevo preso informazioni, anche perché Scheidler l’avevo dato al Brescia. Ho provato a prendere Modestè, ma ha scelto l’Arabia. Ho uno in testa, ma non dirò mai il nome. Vediamo Diaw come va. Ho sempre questo giocatore che voglio incontrare per capire come sta”. 

Per Antenucci come è andata?
“A Mirco Antenucci a fine campionato l’ho chiamato, dando due opportunità. Gli ho detto che per lui Bari ha sempre la porta aperta. Gli ho detto <<hai 39 anni, devi essere un valore aggiunto. Devi darci una mano, anche se giochi poco>>. Mirco mi ha dato l’ok, poi ha scelto Ferrara. Per una scelta di vita. Lo stesso è successo per Frattali, lui mi ha detto che era un’occasione della vita. Mi ha ringraziato e abbracciato”.

Faggi?
“L’ho preso all’inizio. Astrologo l’ho preso per darlo, ora resta e magari a gennaio gli daremo la possibilità di andare a giocare. Le sue possibilità sono poche”.

Polito come la pensa sul quinto centrale?
“Abbiamo quattro forti, di cui Matino non ha mai visto il campo. Ho dato tante spiegazioni l’anno scorso a Bosisio. C’è Di Cesare, Zuzek ogni volta che gioca fa bene. Il quinto non serviva”.

Florenzi?
“Da Cosenza quando ho parlato per Scheidler mi hanno detto di non perdere tempo”.

PB – Quante video-call ha fatto Polito per Edjouma?
“Ho fatto tante video-call in Romania. È normale che si debba ambientare, col Cittadella stava facendo un gol strepitoso”.

Nasti?
“Nasti lo voleva mezza Serie B. Dopo l’incontro mi ha detto che voleva venire. Il Genoa mi ha chiamato per farmi i complimenti. Per me sarà il centravanti della Nazionale”.

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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