Tra le difficoltà vissute in questi primi mesi della stagione 25/26, il Bari ha trovato poche solide certezze a cui aggrapparsi. Ci sono le parate di Cerofolini, i gol di Moncini, la qualità di Verreth e Castrovilli. E poi ci sono le prestazioni di un calciatore il cui arrivo è passato magari in secondo piano, ma che si è subito rivelato come uno degli elementi più affidabili in rosa: Lorenzo Dickmann.
Dickmann tra i leader, ma non basta
Non a caso Dickmann è l’unico giocatore di movimento tra i biancorossi – e uno dei 6 in Serie B – ad aver disputato ogni singolo minuto fin qui a sua disposizione. Impiegato sia come terzino che come quinto di centrocampo a tutta fascia, l’ex Brescia gode della piena fiducia di Caserta sulla destra, fiducia che si è conquistato e che sta dimostrando di meritare partita dopo partita.
Sempre tra i migliori anche nei momenti peggiori, generalmente affidabile in fase difensiva e utile anche in attacco. Altra carta che gioca a suo favore è l’intesa preesistente con Verreth e soprattutto con Moncini. Dickmann e il centravanti hanno disputato insieme 96 partite, distribuite tra Spal, Brescia e Bari, e in questa stagione hanno prodotto due gol sullo stesso asse: cross dell’esterno per la trasformazione del suo ex compagno in Lombardia Moncini.
L’inizio di stagione per lui come per gli altri calciatori citati è sicuramente positivo; molto meno, però, lo è l’inizio di tutta la squadra. Aggrapparsi ai singoli permette di galleggiare temporaneamente in campionato, ma non basta per sopravvivere. E senza dubbio non basta per raggiungere quegli obiettivi a cui Bari dovrebbe poter puntare. L’augurio è che il livello generale delle prestazioni possa salire e che si riprenda a macinare punti, ma delle risposte in merito potranno arrivare solo dal campo, già da domenica.
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