L’inizio di stagione dell’intera rosa del Bari – pochi elementi a parte – non è stato dei più brillanti. Si spera che la vittoria contro il Padova possa costituire quella scintilla, di cui hanno parlato alcuni tesserati, necessaria a rilanciare il campionato dei biancorossi e a risalire la classifica. Per riuscire a farlo, però, sarà necessario il contributo di tutti i ragazzi sotto la guida di Caserta, a cominciare da coloro che stanno un po’ mancando come Ebrima Darboe.

L’avvio di stagione di Darboe
Il gambiano, arrivato a titolo definitivo dalla Roma quasi alla fine del calciomercato estivo, infatti ha faticato finora ad imporsi. 24 anni e un curriculum tutto sommato da non sottovalutare, Darboe non è ancora riuscito a fare breccia nelle idee di Fabio Caserta, pagando sicuramente l’essersi aggregato in ritardo al gruppo squadra, ma soprattutto la folta concorrenza a centrocampo.
Quello dell’abbondanza nella zona nevralgica del gioco per il Bari è un tema che abbiamo spesso ribadito in questa prima parte di stagione. Si tratta di una situazione che da un lato offre diverse alternative al tecnico biancorosso – che ha fin qui fatto principalmente affidamento su Braunoder, Pagano e Castrovilli al fianco di Verreth in regia -; ma, dall’altro lato, penalizza inevitabilmente quei calciatori che restano indietro nelle gerarchie, come lo stesso Darboe oltre a Giulio Maggiore.
Sia chiaro: la stagione è lunga, piena di imprevisti, e di minutaggio da sfruttare per l’ex Roma ne arriverà. Il punto, però, è proprio questo: per ritagliarsi uno spazio da protagonista, Darboe è chiamato a sfruttare quelle occasioni che gli verranno concesse. Cosa che, purtroppo, non è riuscito a fare sin qui nelle gare contro Samp ed Entella, dopo un esordio a luci ed ombre da titolare contro il Palermo. Starà al ragazzo, dunque, riuscire a creare dubbi a Caserta nel corso dell’annata, a partire dalla prossima – cruciale – uscita contro la Reggiana.
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