Gaetano Castrovilli ha fatto il suo debutto da titolare con il Bari nella sfida persa 2-0 contro il Palermo. Schierato da Caserta in posizione avanzata, l’ex Fiorentina ha mostrato tocchi eleganti e qualche apertura illuminante, con una condizione molto migliore rispetto alle ultime uscite. Il talento c’è, il ritmo deve crescere: il suo esordio resta comunque uno dei segnali più attesi di questa fase iniziale di stagione. Clicca qui per guardare l’analisi tattica di Palermo-Bari.

La prova di Castrovilli
Il talento di Minervino Murge ha giocato 83 minuti, dispensando una serie numerosa di palloni interessanti ai suoi compagni. Suo ad esempio l’assist mal sfruttato da Moncini, con una pennellata che ha messo in porta l’ex Brescia, incapace di testa di trovare un vantaggio che avrebbe potuto aprire scenari diversi. Al di là di ciò, Castrovilli è sempre sembrato nel vivo dell’azione, in un ruolo che come da lui ammesso ha già ricoperto a Firenze e a Cremona.
Al termine della gara, il centrocampista pugliese ha parlato con grande lucidità: «Penso che la nostra sia una squadra forte e non credo che il Palermo ci sia superiore. Sono all’80% e voglio dare una grande mano. Ci basterebbe una vittoria, una scintilla, per far sì che questa squadra faccia il suo percorso importante». Castrovilli ha insistito molto sull’aspetto mentale, sottolineando come dopo il gol subito la squadra si sia “un po’ adagiata”, perdendo intensità e convinzione.
Il numero 4 biancorosso ha poi chiamato a raccolta il pubblico del San Nicola in vista della prossima gara contro la Sampdoria: «Spero che sabato l’aiuto del pubblico ci dia una bella spinta, perché ne abbiamo bisogno». Un messaggio chiaro: serve compattezza, fiducia e la consapevolezza che il Bari abbia tutte le carte in regola per invertire la rotta. E con questo Castrovilli in campo, nulla appare già perduto.