Bari, che disastro. Cosa serve sul mercato? Priorità alla difesa e alle fasce, ma non solo

Uno dei tanti segnali che ha lasciato la partita contro il Frosinone è sicuramente la conferma di una vera e propria emergenza difesa per il Bari. Nella gara contro i ciociari, infatti, la retroguardia ha sbandato nuovamente in maniera preoccupante: gli errori ci sono stati per tutto il match (sul secondo gol, ad esempio, Bracaglia stacca proprio sulla testa di Vicari), ma è soprattutto la prima marcatura a saltare all’occhio, visto che in quella azione si sommano gli svarioni di tutti e tre i componenti della retroguardia. La sensazione è che a correggere una serie di difetti strutturali del Bari potrà essere solo un calciomercato invernale che, però, è ancora troppo lontano. Quelle che sono le priorità su cui agire, però, iniziano ad essere ormai chiare.

Di Cesare Magalini
E ECopyright: SSC Bari

Calciomercato, le priorità per gennaio del Bari

Ragionare su ciò che servirebbe al Bari impone inevitabilmente un esercizio di realismo, concentrando l’attenzione su quelle priorità che, per forza di cose, emergono come particolarmente urgenti. Difficile immaginare infatti che, nelle condizioni attuali, la proprietà scelga di investire pesantemente in una rosa che, visti i limiti di costruzione apparsi evidenti fin qui, meriterebbe comunque una certa rivoluzione. Il centrocampo, per esempio: nonostante la presenza di profili sulla carta interessanti, il reparto si sta rivelando uno degli anelli deboli. Una situazione, questa, che imporrebbe riflessioni su chi quel reparto l’ha costruito, visto che fino ad ora molte scelte non hanno pagato. Tuttavia, tra l’incidenza economica degli elementi già in organico e il fatto che molti di loro siano in prestito, è abbastanza complesso pensare a interventi robusti.

In difesa, invece, servono innesti sia dal punto di vista numerico che qualitativo: con il passaggio alla linea a tre, infatti, Fabio Caserta si ritrova con un organico piuttosto limitato, e il rendimento tutt’altro che rassicurante degli elementi in rosa accresce la necessità di almeno due acquisti, tra cui un braccetto. Altrettanto urgente è la necessità di individuare un vice-Dickmann, dal momento che quella casella è attualmente priva di un’alternativa credibile, e di un sostituto per Dorval: la bocciatura di Burgio (a cui contro il Frosinone è stato preferito Antonucci, di fatto nel ruolo di un difensore) fa capire come il giocatore sia poco presente nelle gerarchie biancorosse. Un’altra casella scoperta, dunque. Ma anche qui adesso si tratta di dover provare a mettere una toppa ad errori già fatti. Sperando che non sia troppo tardi.

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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