Caserta, ora o mai più: sabato l’ultima spiaggia. E Longo è corteggiato in B

I dubbi

La sesta giornata del campionato di Serie B non ha dato il via a quella ripresa tanto auspicata in casa Bari. Anzi, il brutto pari contro l’Entella ha aggravato maggiormente la posizione dei biancorossi – diciassettesimi con 3 punti in 6 partite – e ha reso precaria anche la situazione legata al futuro di Fabio Caserta. Il tecnico è già finito nell’occhio del ciclone dopo il deludente avvio di campionato, e quella contro il Padova ha tutta l’aria di essere l’ultima spiaggia per la sua avventura a Bari.

Caserta
Copyright: SSC Bari

L’inizio di stagione del Bari di Caserta

Eppure, dopo le prime uscite dei biancorossi, le impressioni che questa squadra aveva trasmesso erano tutt’altro che negative. Partendo dalla sfida di San Siro dove, pur avendo di fronte il Milan, i galletti avevano fatto intravedere qualcosa che lasciava ben sperare. Lo stesso vale per la reazione dimostrata nella ripresa contro il Venezia, dove il Bari avrebbe ampiamente meritato il pareggio.

Per non parlare della gara contro il Monza, probabilmente la miglior prestazione del Bari finora. In generale, in queste prime 3 partite si erano visti sprazzi positivi dal punto di vista dell’atteggiamento, del gioco, che avrebbero potuto costituire la base per un’identità solida. E l’impressione era che, unendo a quest’identità crescente il lavoro su quelle che erano le lacune della squadra – sempre state evidenti, una su tutte la fase difensiva – i risultati sarebbero arrivati nelle giornate successive.

Poi, però, l’involuzione. A Modena c’è stato un crollo difficile da spiegare, in una partita nella quale, complice sicuramente la buona preparazione della gara da parte dei gialloblù, non si è visto praticamente nessuno degli aspetti positivi sopracitati. Questa batosta ha senz’altro avuto un duro contraccolpo sulle partite successive: passi la sconfitta a Palermo contro una delle corazzate di questo campionato, ma le sfide contro Sampdoria ed Entella hanno fatto definitivamente scattare l’allarme in casa Bari.

Caserta
Copyright: SSC Bari

Cosa non sta funzionando?

Difficile dirlo. O meglio, difficile trovare un singolo elemento che spieghi quest’involuzione. Sicuramente, come detto, il KO di Modena ha avuto i suoi effetti, ha tolto quelle poche certezze ad una squadra che stava appena iniziando a costruirsene. A ciò bisogna aggiungere che anche lo stesso Caserta sembra essere andato in confusione dopo quella gara: a inizio anno, si partiva da alcuni propositi ben definiti – 4-3-3, impostare palla a terra, difendere in un certo modo – che però non hanno funzionato al 100%.

L’ex Catanzaro ha dunque deciso di fronteggiare le difficoltà iniziali stravolgendo le idee dalle quali si era partiti (e in base alle quali è stata costruita la rosa), senza però ottenere i risultati sperati. E il prodotto è quanto visto negli ultimi giorni: una squadra che in impostazione è lenta, sembra non avere idee, spesso e volentieri ricorre al lancio lungo in assenza di alternative, e di conseguenza non riesce quasi mai a rendersi pericolosa.

Tranne nei momenti in cui salgono in cattedra quei giocatori dalla qualità superiore che provano a crearle, le alternative. Non è un caso che i primi gol contro Samp ed Entella nascano da un’azione ben costruita (l’unica di entrambi i match) e avviata, in entrambi i casi, dal piede di Verreth. Assieme a lui anche Castrovilli è una costante di questo Bari, e nel conto rientrano – ad intermittenza – anche i vari Rao, Dorval, Sibilli (la cui stagione è già finita). Ciò testimonia che la squadra ha dei buoni elementi, che però non bastano da soli per vincere le partite ma vanno messi in condizione di poter incidere al meglio.

Quel che è certo è che, contro il Padova, Caserta ci sarà. Un’ultima occasione a sua disposizione per provare a rilanciare il suo percorso in Puglia, che potrebbe interrompersi anche in caso di vittoria: a fare la differenza sarà l’atteggiamento che la squadra metterà in campo, lasciando poi spazio alle valutazioni da condurre durante la prossima sosta per le Nazionali. Intanto le giornate passano, i punti restano per strada, e il Bari resta in fondo alla classifica, alimentando spettri che nessuno nel capoluogo vorrebbe diventassero realtà.

Nulle, nel frattempo, le possibilità di un ritorno in panchina di Longo, che ad oggi non ha ricevuto chiamate da Bari, ma è corteggiato da almeno due club di Serie B, che lo hanno messo in preallarme nel caso in cui le cose precipitassero in questo turno.

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

A post shared by PianetaBari – Testata Web (@pianetabari)

By Vito Lotito

22 anni, barese, football addicted da quando ho memoria. Nel tempo libero faccio finta di fare il giornalista!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati