Paolo De Lucci è un portiere classe 2006, cresciuto calcisticamente in casa Bari. Ha mosso i primi passi tra i pali del Levante Azzurro prima di cambiare casacca nel 2022, sposando il progetto del Lecce U17. La stagione successiva si è trasferito in Emilia-Romagna, al Rimini, per poi tornare proprio a Bari nell’agosto del 2024. Dopo le 31 presenze della scorsa stagione in Primavera, De Lucci è attualmente in prestito all’Heraclea, club della città di Candela terzo nel girone H di Serie D. Il giovane diciannovenne è intervenuto ai nostri microfoni per fare un bilancio della sua esperienza in D.
L’intervista De Lucci
Heraclea terzo in classifica nel girone H di Serie D, come sta andando questo inizio di stagione?
«Sta andando molto bene, è la mia prima stagione tra i grandi. Ho trovato un bel gruppo sia a livello tecnico che a livello umano. Mi stanno aiutando tanto a crescere. Siamo partiti bene, siamo nei primi posti e vogliamo crederci fino all’ultimo».
Cosa ti ha spinto a tornare a Bari? C’è qualcuno o qualcosa che ti ha convinto?
«Avevo passato sei mesi al Rimini in C e finita quell’esperienza avevo un paio di offerte, sono andato nella società che mi voleva di più. Ho ricevuto tante chiamate da Bianco e Sansonetti che mi hanno spinto a decidere di tornare a Bari, è stato bello tornare a casa e rappresentare il Bari».
Sei cresciuto nelle giovanili del Bari, sei tornato nel 2024 ed hai firmato sino al 2027. Speri un giorno di avere una chance in prima squadra? È questo il tuo sogno?
«Lavoro giorno e notte per raggiungere quest’obiettivo, la strada so che è ancora lunga però crescendo e facendo bene in queste stagioni in prestito ambisco ad un esordio in prima squadra».
Sei stato allenato per qualche mese da mister Vito Di Bari. Adesso sta facendo molto bene a Casarano. C’è qualcosa che ti ha stupito del mister? Cosa ti ha lasciato?
«Nonostante i risultati negativi delle prime giornate, si vedeva che aveva idee di gioco di alto livello. La squadra giocava bene, facevamo un bellissimo calcio. Purtroppo poi son mancati i risultati e l’avventura è finita troppo presto».
Hai fatto parte del ritiro del Bari di questa estate a Roccaraso. Che esperienza è stata lavorare con i più grandi e con mister Caserta?
«È stata un’esperienza fantastica per me, ragazzo di Bari che da piccolino andava a guardare le partite allo stadio. Trovarsi a svolgere un ritiro con la prima squadra è stata una bellissima esperienza oltre che un sogno diventato realtà. Io ho cercato di farmi trovare pronto e di allenarmi bene e sono contento del ritiro che ho svolto. Poi mister Caserta è un grandissimo allenatore oltre che una grande persona».
C’è qualche giocatore della prima squadra con cui hai legato di più?
«Si era creato un bellissimo rapporto tra noi compagni di reparto, sia con Michele Cerofolini che con Marfella e Pissardo. Loro mi davano sempre consigli e mi aiutavano a migliorare».
Dopo il ritiro con la prima squadra hai vissuto la gara di Coppa Italia con il Milan a San Siro. Che giornata è stata e che emozione è stata calpestare il prato di San Siro?
«Ancora tutt’oggi quando vedo video o foto che ho fatto lì a San Siro, non ci credo. Trovarsi da un giorno all’altro dalla Primavera 2 ad essere in panchina a San Siro, a guardare da vicino Modric, Maignan e Leao è stato un qualcosa di incredibile».
Tuo compagno in primavera nella scorsa stagione è stato Mavraj. Che talento è secondo te e dove potrebbe arrivare?
«Già dall’anno scorso in Primavera si vede fosse un difensore di prospettiva, molto forte. Son contento che abbia esordito, gli ho anche mandato un messaggio dopo la partita. È un bravo ragazzo, è forte e se lo merita. È giusto che i giovani abbiano spazio in questo Bari».
Stai seguendo il Bari in quest’inizio di stagione? Ti aspettavi una partenza così a rilento? Credi che la squadra possa risalire la classifica?
«Sto seguendo tutte le partite, sicuramente la squadra è forte. Sono partiti un pò a rilento ma sono convinto che faranno un grandissimo campionato, il mister ha belle idee e i valori usciranno».
