La vittoria contro il Cesena, oltre ad essere cruciale per la classifica, ha riportato un minimo di tranquillità nell’ambiente Bari, dopo un inizio di stagione all’insegna della tensione e del malumore. Tra le note positive di questi 3 punti spicca quella relativa all’autore dell’unica rete del match. A Bari, infatti, non segna più solo Moncini: i gol pesanti li fa anche Christian Gytkjaer. Clicca qui per leggere l’analisi di Bari-Cesena.
Gytkjaer, il Bari e le sue armi
Si tratta del secondo centro stagionale per il danese, dopo la rete del pareggio nella mischia finale contro l’Entella, anche in quel caso decisivo. Tutti gol di un certo peso, dunque, per un attaccante che si è abituato a fare la differenza in Serie B con le maglie di Monza prima e Venezia poi, con cui ha vinto i playoff.
Il minutaggio a sua disposizione fin qui non è stato elevatissimo. Complici la partenza fenomenale di Moncini, la scelta di Caserta di giocare quasi sempre a una punta e l’infortunio patito a inizio stagione – oltre, naturalmente, alla carta d’identità – Gytkjaer infatti non ha visto spessissimo il campo. Solo 235′ per lui, spalmati in 7 presenze delle quali appena 2 da titolare. Ciò nonostante, il classe ’90 si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa, confermandosi un professionista vero.
La sua rete è dunque una doppia ottima notizia per il Bari. Non solo per i fondamentali 3 punti che ne sono scaturiti, ma anche perché questo vuol dire che oltre ai soliti nomi noti – Dickmann, autore di quel cross al bacio, non fa più notizia – i biancorossi hanno diverse armi con cui fare male: dopo Cerri, anche Gytkjaer. E da qui in poi tutte queste armi dovranno colpire senza mancare il bersaglio: se si vuole aggiustare il tiro di questa stagione, ora più che mai non si può più sbagliare.
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