Flop Bari, tutti i motivi del fiasco contro il Südtirol

I motivi del flop biancorosso

Il Bari stecca ancora e contro il Südtirol perde la quarta partita stagionale in campionato (clicca qui per leggere le pagelle BRUTTE del match). Una sconfitta bruciante che ha fatto emergere tutte le difficoltà del momento biancorosso, con la squadra allenata da Castori in grado di sbancare il San Nicola con la rete finale di El Kaouakibi.

Lasagna Vicari
Copyright: SSC Bari

I motivi del flop del Bari con il Südtirol

Attacco sterile e il centrocampo che non gira

Un calo di rendimento vistoso apparso chiaro sin dall’inizio, con i biancorossi che hanno subito la forte pressione impostata dagli altoatesini. Nei primi 20 minuti di gioco, i galletti hanno sofferto le iniziative degli ospiti, in grado di sfiorare il vantaggio in un paio di occasioni. Successivamente, gli uomini di Longo hanno provato timidamente ad avvicinarsi alla porta avversaria, pur senza creare particolari situazioni pericolose. Se la prestazione di Novakovich non è stata cosi negativa nonostante si sia spento col passare dei minuti assieme alla squadra, al contrario non si può dire la stessa cosa per Lasagna e Falletti, entrambi apparsi fuori dal gioco per tutta la partita.

L’attaccante biancorosso è apparso spesso avulso dal gioco e si sono viste tutte le sue difficoltà se messo fuori dalla sua comfort zone, ovvero l’attacco alla profondità. La mancanza di Favilli in uscita dalla panchina non ha di certo aiutato Longo, visto che il calciatore avrebbe potuto dare il suo contributo nel contesto odierno. Per quanto riguarda Falletti, sono tanti i possessi di palla persi e la sensazione che tutte le sue qualità non si siano neanche lontanamente viste. Nemmeno l’ingresso in campo di Sibilli ha cambiato il registro in quella zona di campo, confermando il trend negativo del trequartista ex Pisa.

Anche il reparto dei centrocampisti non è apparso al meglio. Se la coppia Lella-Benali è sembrata poco affiatata e spesso in difficoltà sia in fase di costruzione che in quella di ripiegamento, sulle corsie laterali si sono viste tutte le problematiche dei biancorossi. Al netto di qualche buona iniziativa di Dorval il Bari non ha regalato molto altro, in particolare con un Oliveri apparso in involuzione e troppo timido per incidere nella fase d’attacco. Nemmeno gli ingressi di Maita, Maiello e Bellomo sono stati in grado di cambiare l’inerzia della gara, confermando tutte le difficoltà di una squadra apparsa pericolosamente in calo nella sua complessità.

Longo
Copyright: SSC Bari

Castori sporca la partita e ingabbia Longo

Tutte difficoltà individuali che sono state messe in evidenzia dal Südtirol, squadra rivitalizzata dal cambio in panchina con l’arrivo di un tecnico navigato come Castori, in grado di dare rapidamente ai suoi una chiara identità di gioco. Gli avversari hanno dimostrato una forte aggressività sui portatori di palla biancorossi e la capacità di saper sporcare la partita nei momenti giusti. Un aspetto apparso abbastanza chiaro nella fase centrale della gara, con il Bari apparso incapace di trovare le giuste contromisure e di costruire situazioni potenzialmente pericolose. Al contrario, in diverse circostanze gli altoatesini hanno dato la sensazione di poter arrivare molto prima al gol del vantaggio, come ad esempio sulla grande chance avuta da Odogwu nel primo tempo o sui contropiedi concessi dai biancorossi nella ripresa.

Anche il tecnico Longo si è espresso in merito all’incapacità dei biancorossi di adattarsi all’avversario (clicca qui per le dichiarazioni complete): «Abbiamo fatto una brutta partita, abbiamo sofferto un gioco che sapevamo sarebbe stato così. Non ci siamo adattati ad un tipo di partita differente, basata sui duelli e le seconde palle. Mi assumo la responsabilità, perché non ho fatto capire che tipo di gare avremmo dovuto fare. Se non riesci a fare questo tipo di partite vai in difficoltà. Perdiamo meritatamente, una partita che avremmo voluto approcciare e giocare in maniera diversa».

Mantovani
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Il cambio fatale e le prospettive future

Per quanto riguarda la lettura di gara di Longo, l’aspetto che si può imputare al tecnico biancorosso è la scelta di togliere Mantovani dal campo nel corso del secondo tempo. Al netto dell’ammonizione, si tratta comunque del difensore più in forma e leader tecnico della difesa del Bari. Una scelta che a posteriori si è rilevata ancora più errata dal momento in cui Obaretin è stato autore dell’errore in marcatura decisivo su Crespi per la sconfitta del Bari.

Una sconfitta amara quella del Bari ieri con il Südtirol, che se sommata alla brutta trasferta di Pisa e alle precedenti tre prestazioni non del tutto convincenti al netto dei 7 punti, rischia di essere il segnale d’allarme definitivo di un momento di difficoltà collettivo dei biancorossi, atteso da un finale di 2024 complesso con la trasferta ostica di Palermo, campo storicamente poco amico dei galletti, e l’ultima gara casalinga contro il lanciatissimo Spezia.

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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