Cosa aspettarsi da Cremonese-Bari

La preview di Cremonese-Bari

Ultima tappa prima della seconda sosta per le Nazionali per gli uomini di Moreno Longo. Dopo aver inanellato 5 risultati utili consecutivi, il Bari è atteso questo pomeriggio dalla Cremonese per l’ottava giornata del campionato di Serie B.

Il recente passato ci dice che le due squadre stanno vivendo momenti differenti: il Bari, dopo due vittorie importanti, è incappato in uno sfortunato pareggio contro il Cosenza, nonostante una buona prestazione; la Cremonese ha invece subito una pesante sconfitta a Brescia, che va ben oltre il 3-2 finale. La squadra di Stroppa, da molti indicata come la grande favorita per la promozione, sembrava essersi ripresa dopo un avvio balbettante, ma il primo tempo del Rigamonti ha denunciato tutti i limiti di un gruppo in evidente difficoltà.

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Che squadra è la Cremonese?

Nell’analisi della Cremonese, il presupposto da cui partire è questo: non esiste rosa, in Serie B, che abbia un potenziale ed una profondità paragonabile. La società, in linea con gli investimenti fatti anche lo scorso anno, ha messo a disposizione di Stroppa un organico competitivo in ogni reparto, con soluzioni di livello importante in tutte le zone del campo. Soffermiamoci, ad esempio, sull’attacco: le due maglie disponibili sono contese da Nasti, Johnsen (oggi indisponibile), De Luca, Bonazzoli e anche Vazquez, che però all’occorrenza viene impiegato a centrocampo.

Stroppa ha deciso di dare continuità al sistema di gioco sviluppato nel corso della passata stagione. La Cremonese si schiera con un 3-5-2/3-5-1-1 non troppo dissimile da quello del Bari, con l’uomo alle spalle della punta – solitamente Johnsen – libero di svariare lungo tutto il fronte offensivo. Le due mezzeali solitamente hanno compiti diversi. Collocolo, il più impiegato dopo Fuglinati, Bianchetti e Antov, è un centrocampista box to box: ripiega in fase difensiva, aiuta in costruzione e riempie anche l’area. L’altra mezzala, che può essere Vazquez o anche Vandeputte, è meno vincolata da compiti difensivi e si concentra maggiormente sul rifinire l’azione agendo sulla trequarti. Vazquez, nonostante la mobilità ormai ridotta, è sempre insidioso tra le linee, mentre Vandeputte in un contesto radicalmente diverso rispetto al Catanzaro pare ancora disorientato.

Vandeputte Magalini Serie B
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L’atteggiamento dei difensori è sempre proattivo, anche se fino ad ora le prestazioni di Antov, Bianchetti e Ravanelli non sono state in linea con quelle offerte l’anno scorso. L’efficienza difensiva dello scorso campionato (miglior difesa stagionale) è solo un ricordo: la Cremonese è 15esima per xG concessi ed è tra squadre peggiori nel rapporto tra xG e tiri subiti. Ergo: pur non concedendo tantissimi tiri, quei pochi sono da posizioni favorevoli per gli avversari.

In generale c’è meno compattezza in fase di non possesso, soprattutto nelle distanze tra difesa e centrocampo. La partita contro il Brescia, in questo senso, è stata emblematica. Gestione del pallone approssimativa, pressing disorganizzato e poco organico e assoluta mancanza di reattività sia nei duelli individuali che nell’attacco alle seconde palle. In questo momento la Cremonese sembra una squadra sfiduciata, ma dispone di tanti giocatori autosufficienti in grado di ribaltare l’inerzia di una qualsiasi partita tramite una giocata individuale o una combinazione estemporanea. Come fatto intendere da Longo, per uscire soddisfatti dallo Zini servirà il giusto incastro di tanti fattori.

By Giovanni Fasano

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