Domani sarà il giorno di Cremonese-Bari e per avvicinarci al match dello Zini, abbiamo intervistato Claiton Dos Santos (che in passato ha vestito entrambe le maglie). L’ex difensore, attualmente collaboratore dell’allenatore Francesco Baldini, si è soffermato su vari aspetti relativi alla gara, parlando della condizione delle due squadre e di Nosa Obaretin, con cui lo scorso anno ha lavorato al fianco dello stesso tecnico in quel di Trento.

L’intervista a Claiton su Cremonese-Bari
Le parole sul Bari
La formazione biancorossa arriva alla partita in un buon momento di forma.
«Non ho mai lavorato personalmente con Longo, ma lo conosco come allenatore, è un gran lavoratore. Devo dire che un po’ mi ha sorpreso, venire da una stagione disastrosa come quella passata non è semplice, non mi aspettavo un avvio così buono, nonostante il Bari non abbia una rosa diversissima rispetto all’anno scorso. Il tecnico è riuscito a dare una identità, i difensori partecipano molto alla manovra, ormai sono i primi portatori della superiorità numerica, l’azione parte da loro per cercare di sviluppare il gioco in avanti, anche a costo di accettare l’uno contro uno dietro».
Lei lo scorso anno è stato collaboratore tecnico di Baldini al Trento. In rosa avete avuto anche Obaretin: cosa pensa di lui?
«Con noi è stato molto utilizzato come terzino sinistro, è dotato di grande fisicità e un buon piede. Faceva della spensieratezza la sua forza, è un grandissimo lavoratore. Ha iniziato bene ma mi aspettavo un calo fisiologico dopo qualche partita, approdare in una piazza così importante non è mai semplice. Però è un talento su cui puntare. Per struttura, fisicità e intelligenza tattica è perfetto per fare il braccetto, poi in realtà può essere utilizzato anche da quinto di centrocampo».
A Cremona è stato anche compagno di squadra di Radunovic. In passato, inoltre, hai giocato anche con Maiello e Bellomo…
«Boris ha grande qualità fisica e personalità, penso che farà molto bene a Bari. Quando sono stato in squadra con lui non ha giocato tantissimo, credo una quindicina di partite, ma posso dire che ha doti importanti. Ma poi, al di là di questo, è un ragazzo fantastico, un lavoratore serio e umile, ho soltanto dei bei ricordi. Questo discorso, devo dire, vale anche per Raffaele e Nicola, che oltre ad essere grandissimi calciatori sono figure molto importanti all’interno dello spogliatoio».
Qual è, secondo te, il segreto di questo Bari?
«Sarei riduttivo nel parlare di qualsiasi singolo, la cosa più incredibile è l’evoluzione dal punto di vista mentale rispetto all’anno scorso. Molti calciatori sono gli stessi, ripartire non era semplice. Mi colpiscono l’abnegazione e la voglia di portare a casa il risultato».

Le parole sulla Cremonese
Claiton, abbiamo iniziato l’intervista parlando del Bari, veniamo ora alla Cremonese. Che squadra si aspetta?
«Rispetto al Bari è una formazione che, sulla carta, ha ambizioni differenti. La Cremonese è stata costruita per cercare di vincere il campionato, mentre i biancorossi puntano a una stagione più tranquilla, con l’obiettivo di raggiungere i playoff. Sarà un gara complicata che, forse, i pugliesi potranno affrontare con un pizzico di serenità in più, i grigiorossi non hanno trovato la giusta continuità e ora sono nella condizione di chi è obbligato a portare a casa il successo».
Si aspettava questo avvio di stagione da parte della Cremonese? Cosa non sta funzionando nella gestione del tecnico?
«Non me l’aspettavo, forse Stroppa sta avendo un po’ di difficoltà nel gestire la rosa. Fa fatica a dare continuità alla stessa formazione nel lungo periodo, mantiene il modulo ma gira tantissimo i giocatori. Come mezzala una volta gioca Vandeputte, un’altra Vazquez, poi Buonaiuto, in cabina di regia si alternano Majer e Castagnetti, queste rotazioni non sempre aiutano. Si prenda il caso di Vandeputte. Lui ha bisogno di continuità e di giocare, secondo me anche per questo sta avendo delle difficoltà e non riesce a trovare continuità».
Cosa dovrà fare il Bari per limitare l’avversario?
«Non so se giocherà Majer o Castagnetti, ma sarà sicuramente fondamentale schermare il loro play. Le verticalizzazioni possono essere un’arma in più per sfruttare la profondità con gli attaccanti. Anche questi ultimi, a dire il vero, non hanno proprio iniziato benissimo, ma anche qui vale quello che dicevo prima. Davanti ci sono giocatori importanti come Bonazzoli, De Luca e l’ex di turno Nasti, ma è difficile indicare chi fra loro sia il titolare. Se non si dà continuità a un gruppo di giocatori diventa difficile trovare la quadra».
I grigiorossi, inoltre, vengono dai tre gol subiti contro il Brescia…
«È stata una sconfitta pesante, anche se va detto che alcuni di questi gol subiti sono dipesi da episodi, uno su mischia e uno su calcio di punizione. Anche in difesa la Cremonese ha una rosa molto valida, Bianchetti e Antov sono calciatori di qualità, Stroppa ha un po’ pagato le assenze di giocatori importanti come Lochoshvili e Ceccherini, che si fanno sentire. Giocando in casa, però, ci terranno a fare molto bene».
View this post on Instagram