Sono i primi giorni di Valerio Di Cesare da dirigente del Bari. L’ex capitano biancorosso, in attesa di essere ufficializzato nelle sue mansioni domani mattina dal presidente Luigi De Laurentiis, è stato intervistato da La Repubblica per la rubrica Ritratti di Vita. Clicca qui per rileggere le parole di Di Cesare nella conferenza stampa di addio al calcio.
![Di Cesare Bari](https://pianetabari.com/wp-content/uploads/2024/05/268-PG1MAMLn64vDdV7O8i80-e1716048915359.jpg)
L’intervista a Valerio Di Cesare
«È dura, ancora non mi è scivolato addosso tutto quanto. E so già che in ritiro sarà difficile vedere i miei ex compagni mentre si allenano» ammette di Di Cesare, che racconta la scelta di appendere gli scarpini al chiodo: «È stato il presidente Luigi De Laurentiis a propormi questo incarico. E io ho subito accettato. Ai tifosi dico che ora lavorerò con la stessa passione e lo stesso impegno di quando giocavo nella loro squadra».
Parole d’amore per la città barese: «La cosa più bella è che Bari mi apprezza per l’uomo che sono, per quello che ho dimostrato. Ho sempre detto ciò che penso, a volte anche sbagliando, e con la stessa sincerità posso dire che ho messo tantissime volte il Bari davanti a tutto. Il cibo? È proprio adesso che cominciano i problemi, visto che non mi alleno. Sono uno che mangia di tutto, ma la focaccia barese è diventata irrinunciabile».
Il ricordo di Di Cesare sull’esperienza al Chelsea: «I primi tempi furono durissimi, mi ritrovai da solo a Londra dopo aver pianto in aeroporto mentre salutavo papà , mamma e mio fratello. Fu un impatto durissimo, nonostante arrivassi comunque da una capitale. Un’altra cultura, persone che arrivavano da ogni parte del mondo».